Carissima Donna Tremenda,
finalmente posso condividere con te il primissimo romanzo che ho scritto. Di recente ho rimaneggiato questa storia e le ho dato quello che la me di oggi, di ben quindici anni più vecchia, sente che merita.
Le dinamiche sono le stesse ma alcuni aspetti che mi hanno incuriosito e che ho esplorato negli ultimi anni lo hanno arricchito, spero, di senso di compiutezza e profondità.
Come al solito i miei personaggi hanno ostacoli interiori. Non ci sono rivali o ostacoli esteriori a iimpedire la realizzazione del sogno romantico. O per meglio dire, anche se ci sono, i limiti più forti sono proprio quelli che i personaggi impongono a se stessi. Sono quei limiti che salgono da dentro e che sabotano anche le situazioni più felici.
IIn questo caso poi il gioco è fin troppo facile: Iside è una commessa di una minuscola cittadina di mare con l’autostima di una scarpa da punta spuntata e lui è il più grande danzatore classico del mondo. E, siccome è di una bellezza abbagliante, è pure un sex symbol.
Molti lo seguono e lo adorano; anche chi non è mai stato appassionato di danza prima di adesso. E nessuno scuce da lui più di un sorriso e una fugace chiacchierata a fine prove.
Perché Julian è stato costruito sulla disciplina più ferrea e perché niente di quello che può capitargli nella vita può distogliere la sua attenzione dagli obiettivi che persegue con sacrificio da sempre.
Se non fosse che Iside rappresenta per lui un’incognita. È infatti una donna capace di sentire e connettersi con lui come nessuno ha fatto prima.
Peccato, però, che non riesca proprio a capirla!