La vita smette di essere bella quando…

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Cara Donna Tremenda,
sono felice e confortata nel dirti che è in atto una rivoluzione.

Una rivoluzione che non è né femminista né maschilista, né sociale né anti-sociale. È una rivoluzione che potrebbe sembrare individualista ma in un senso – anche – positivo.

Le persone stanno sempre più diventando consapevoli di sé e stanno sempre più identificandosi con la propria unicità.

Sulla base di quello che davvero li rende integri iniziano a riservarsi il diritto di scegliere e di gestire la propria vita facendo affidamento sulla loro bussola interna; una bussola sempre connessa con qualcosa di più ampio e saggio.

Ovviamente tu sai che le donne sono sempre avanti in ogni situazione. Ovviamente anche in questo caso non fanno eccezione.

Abbiamo tentato, certo, di aderire a schemi imposti dall’esterno e di diventare simili a modelli approvati da qualcun’altro eppure non abbiamo perso il desiderio di gettare a mare compromessi e buon senso pur di darci la possibilità di vibrare di gioia ed eccitazione.

La vita può essere bella.
Può essere anche difficile, certo, per spingerci a mettere a frutto i nostri più grandi talenti.
Ma soprattutto può essere ed è bella da impazzire.

Come mai a volte, però, non sembra essere così?
Cosa interviene a rendere questo flusso naturale del semplicemente vivere un’impresa ardua che poi, a sua volta, vira diventando una battaglia persa?

Non hai idea di quanto abbia tentato di dare una risposta a queste domande e sono sicura di aver solo scalfito la superficie di un tema così importante.

Se dovessi estrarre una cosa sola, però, una singola causa a monte di questo avvenimento, allora certamente la butterei sul sentire.

Per completare il titolo di questa mail quindi potrei dire:

La vita smette di essere bella quando… noi smettiamo di sentire.

Smettiamo di sentire quando iniziamo a mentire a noi stesse in merito a quanto sentiamo.

Iniziamo a mentire a noi stesse perché abbiamo un attaccamento verso qualcuno o qualcosa che pensiamo sia più importante di noi e di quello che proviamo.

Sviluppiamo un attaccamento di questa intensità perché abbiamo perso fiducia nella nostra capacità di bastare a noi stesse.

Ecco: in questa fase una larva minuscola è stata depositata e quando uscirà dal bozzolo il mondo intero vedrà una bellissima farfalla.

E, te lo dico, sarà particolarmente bella perché sarà Tremenda!

Sarà Tremenda perchè avrà saputo vivere il dolore, rinunciare a se stessa per poi riconquistare un contatto autentico con le proprie profondità.

Per disperazione, all’inizio, e per amore poi.

Dopo non essere bastate a noi stesse per un po’, abbiamo toccato una sorta di putrido e puzzolentissimo fondo e ci siamo rotte di tutto: di quello che ci accade e di quello che viviamo.
Ma soprattutto ci siamo rotte di noi stesse, della nostra assunta incapacità a reagire diversamente alle sollecitazioni della vita.

Ecco: memorizza questo preciso momento nella tua vita.

Lo ricordi bene, vero?

Le sensazioni fisiche sono tutte lì e, diciamolo, fanno parecchio schifo.

Ti capisco: anch’io mi sento così quando faccio questo esercizio divertente quanto il «ricordati che devi morire!» a cui segue un più leggero – per fortuna – «mo me lo segno».

Comunque: è nel momento in cui ti sei sentita incapace più per pensiero acquisito che per vera inettitudine – quel momento in cui hai odiato il permesso che hai concesso agli altri di definirti in un modo qualsiasi – che ha inizio quella fase della tua vita in cui sei diventata, finalmente, Tremenda!
Forse non brilli di simpatia in questa fase ma, per lo meno, abbagli di onestà.
E, sebbene questo non faccia sempre bene alla tua vita sociale, secondo il mio onestissimo parere ci guadagni sempre.
In ogni singolo caso.

Un uomo con cui sei uscita non si è sforzato nemmeno di far finta di pagarti la cena? Arrivederci.

Un personaggio che ti bullizza al lavoro tenta di nuovo di farti espletare parte del suo lavoro? Provaci ancora.

Un’amica parla sempre e solo di se stessa e si dimostra poco, ma davvero troppo poco, interessata al momentaccio che stai attraversando? Vade retro.

Il tuo amore storico è diventato irriconoscibile (e questo non va interpretato come un complimento)? I’m sorry ma… neeeext! Sì, insomma, avanti il prossimo.

Una Donna Tremenda, quella donna che è passata attraverso il suo inferno emozionale e ne è uscita salva e incazzata, non sarà la persona più affabile del mondo ma, a giochi fatti, sarà diventata uno spettacolo unico.

Sai perché?

Perché sarà uno spettacolo per se stessa.

Quando sarà sola alimenterà la propria forza e identità, la sua incredibile unicità e, sulla base di questo, metterà sulla bilancia tutto ciò che è importante per lei.
Farà scelte coordinate che l’aiuteranno a mandare a cag… tutto quello che non la rende felice e, sebbene qualcuno la guarderà storto, la vita diventerà un irresistibile viaggio di potenza canalizzata nella realizzazione di ogni più ambizioso sogno lei possa immaginare.

Sarà felice? Ci puoi giurare.
Ok, forse non da subito ma molto presto.

Perché la felicità è rendersi conto della magnifica essenza che porti nel tuo mondo.

Perché la felicità non è avere un uomo accanto incapace di restituirti l’immagine maestosa che tu stai conquistando di te stessa.

Perché, quando sarai felice e finalmente epidermicamente consapevole della tua spettacolarità, inizierai a vedere gli uomini, quelli veri, cominciare a ronzarti intorno.

Ecco… a quel punto mi raccomando: tiratela.

Niente è più facile che inciampare quando ti viene fatto il primo sgambetto e, dopo un periodo lungo di solitudine costruttiva, viene messa sulla tua strada la prima presenza di un uomo affascinante che sa parlare ma che, una volta osservato abbastanza a lungo, dimostrerà di essere in grado di fare davvero poco.

Ancora una volta dovrai dimostrare di saper scegliere.

E se ancora sceglierai te stessa potrai a un certo punto renderti conto, dopo che avrai scacciato un certo numero di presunti uomini che poi si dimostrano omuncoli – altrimenti detti Uomini Qualunque – che nella tua realtà farà finalmente il suo ingresso, non un minuscolo fiammifero acceso a intermittenza, ma un faro da stadio di attenzione e intenzione sempre puntato sulle tue migliori qualità.

Quel magnifico faro farà tutta la differenza perché non avrà altro desiderio che sentirti felice e rivolgerà la sua potentissima luce verso ogni aspetto di te che ama.

Saranno molti, te lo posso giurare!

Quando incontrerai un uomo di questa portata – non potrai certamente non rendertene conto, stai tranquilla – allora sì che LUI meriterà la tua attenzione.

Altrimenti, come detto in un altro articolo che puoi trovare QUI, passa oltre e lascia gli Uomini Qualunque alle donne per niente tremende che io chiamo le Questuanti: quelle che fanno il primo passo, che si accontentano di quello che viene – o non viene – perché pensano che sia giusto così; quelle che se un uomo scrive loro dopo due settimane si sentono considerate abbastanza da andare a farsi la ceretta nella speranza di cadere di nuovo nel loro letto e che, dopo altri dieci giorni, piangono perché non vengono considerate a sufficienza da quello che loro reputerebbero un loro partner sessuale.

Sapete cosa pensa lui della Questuante di cui sopra? Niente. Altrimenti si sarebbe fatto vivo.

È troppo impegnato a pensare alla Questuante che ha sotto mano in quel momento e non spreca un solo attimo a pensare a quelle che se ne stanno a casa a mendicare la sua penosa attenzione.
L’unico momento in cui ci penserà sarà proprio quando scriverà il messaggio che gli garantirà una mezz’ora di divertimento con lei (quelli distratti non ti fanno mica fare la maratona! Non hanno la struttura per riuscirci). Ah! E nella mezz’ora è incluso tutto: anche il petting e la vestizione a fine sfoggio di atletismo.
Poco.
Cioè tanto sfoggio e poco atletismo.

Una Donna Tremenda invece? Be’, lei ha l’attenzione che merita ed è davvero tanta.
Un Uomo Non Qualunque è l’unico che sa riconoscerla e quindi sarà anche l’unico che desidererà mettere a suo servizio tutto quello che ha conquistato.

Che caratteristiche ha l’Uomo Non Qualunque in questione? Probabilmente ne ha molte, la maggior parte delle quali rendono l’entrata in un letto una roba da svenimento e l’uscita dal medesimo un’impresa che richiede un ricostituente.

Ma preferisco soffermarmi su una sola qualità che si può tatticamente osservare prima di entrare in quel letto, tanto per essere sicure: l’Uomo Non Qualunque è un uomo realizzato. Realizzato davvero.
Anche economicamente, certo, ma soprattutto è un essere che ha perseguito un obiettivo immenso a cui teneva con tutto se stesso e lo ha raggiunto.
Poi, una volta raggiunto, ha dimostrato di essere il migliore nel suo campo. Il numero uno assoluto.
Un po’ troppo maschio alpha?
Certo! Cosa pensi che una Donna Tremenda possa accontentarsi di un beta o un gamma?
Nemmeno per idea!
🙂

Comunque: se ti stai chiedendo quanto possa essere figo il mio uomo voglio dirti che, semplicemente, non c’è.
Non è ancora arrivato. Sta sconfiggendo i suoi draghi, sta costruendo la sua reggia, sta modellando il suo mondo e al momento non si è ancora presentato.
Meno male, fra l’altro, perché in questo momento avrei difficoltà anche a uscire a cena con tutto quello che ho da fare!

Quindi come so tutte queste cose sull’Uomo Non Qualunque?

Perché sono Tremenda.

E, da Tremenda a Tremenda, ti abbraccio fortissimo senza la minima paura di stritolarti.

Lisa

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